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Remo Danovi, Manuale Breve Ordinamento forense e deontologia

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Il Manuale Breve di Ordinamento forense e deontologia di Remo Danovi è giunto alla diciassettesima edizione.

Rimangono intatti l’accuratezza metodologica e lo spirito delle precedenti edizioni, che si affiancano a una incessante opera di aggiornamento delle fonti e della giurisprudenza, nel rispetto dei consueti canoni metodologici: brevità e rigore.

I due profili non si contrastano, ma sono piuttosto complementari, poiché la pluralità degli argomenti non ne impedisce, per ciascuno, una esaustiva trattazione e, dall’altro lato, il rigore metodologico consente di portare all’attenzione i principi, le fonti e la giurisprudenza rilevante, e recente, entro una trattazione chiara, immediata e completa.

Il tema è quello consueto: Ordinamento forense e deontologia.

Il primo descrive come si diventa avvocati e come si partecipa alla crescita dell’avvocatura, in ambito locale, nazionale e sovranazionale.

La deontologia, invece, insegna come si deve esercitare l’attività secondo le regole, e nel rispetto del principio della doppia fedeltà, verso lo Stato e la parte assistita.

La prima parte del Manuale è dedicata all’Ordinamen-to, e tratta i vari punti che toccano l’ordinamento forense in generale (capitolo I), la tenuta degli Albi (capitolo II), la formazione e gli esami (capitolo III), i soggetti (capitolo IV), l’attività professionale e il compenso (capitolo V).

La seconda parte, riservata alla Deontologia, esamina la deontologia (capitolo VI), il procedimento disciplinare (capitolo VII), la responsabilità (capitolo VIII), gli avvocati in Europa (le direttive europee) (capitolo IX), mentre il capitolo conclusivo è dedicato alle forme della difesa (capitolo X), una suggestione tra letteratura e diritto per indicare i tanti modi e mezzi che avvicinano la giustizia.

Seguono le domande e risposte commentate, preziose anche per la preparazione dell’esame di abilitazione e l’appendice contenente le principali fonti (in primo luogo, la legge professionale e il codice deontologico).

La nuova edizione 2022 è arricchita da nuove domande, e da aggiornamenti – tra le diverse novità – con le disposizioni sulla pandemia, oltre che la regolamentazione delle specializzazioni.

Molto si potrebbe e si dovrebbe rilevare, ma le parole che meglio descrivono l’opera ci sembrano proprio quelle espresse da Remo Danovi nella presentazione del Manuale: “un manuale breve, dunque, per tutti, ma soprattutto per i giovani colleghi che iniziano il loro cammino all’interno dell’Avvocatura: a loro affidiamo la speranza del nostro futuro, nel primato del diritto e della giustizia”.

L’auspicio dell’Autore rappresenta un monito per tutti coloro che praticano l’attività professionale (giovani, aspiranti e avvocati) affinché abbia sempre a essere preservato e praticato il senso della giustizia: all’avvocato spetta interpretare questi valori, e attuarli, e l’Autore ci insegna che per farlo non si può prescindere dalla deontologia.

Sono gli insegnamenti sempre praticati, la somma dei valori costantemente e concretamente necessari, e non rinunciabili, per esercitare la professione forense con lealtà, onore e diligenza, per i fini della giustizia e a tutela dell’assistito.

Nella prospettiva futura, che è presente.


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