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L’andamento della Giunta Esecutiva nel 2017

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di Angelo Strano

Tutto è fluttuante, mutevole, itinerante, non solo nei mercati mobiliari di tutto il mondo…

Anche nell’ambito della previdenza – e di quella forense, nello specifico – ogni anno è caratterizzato da importanti novità giuridiche, legislative, amministrative, operative etc.… Nulla è fermo! Cambia lo stile di vita delle persone, le abitudini sociali, i comportamenti dei professionisti e, conseguentemente muta il loro approccio verso la previdenza. Tutto questo è “banalmente” sintetizzabile in report puntuali, schemi, grafici e prospetti ma chiudiamo l’anno 17 guardando sempre con curiosità ed interesse all’operosa attività che la Giunta Esecutiva svolge nell’ambito di Cassa Forense.

In particolare, l’anno che ci ha appena lasciato, si è caratterizzato per l’importante delibera del Consiglio di Amministrazione di Cassa Forense che, nella seduta del 26/1/2017, ha aperto la strada, a far data dal 1°marzo 2017, alla “Carta Servizi”. Si tratta di un importantissimo documento, fortemente voluto dalla Presidenza della Cassa, mirato a migliorare e rendere più trasparente la comunicazione tra gli avvocati ed il loro ente di previdenza. L’efficacia di tale strumento consiste proprio nel rendere chiare e definite le regole di interazione con gli utenti, nel rispetto, soprattutto, di tempi di lavorazione più snelli e preventivamente identificati. Al di là del miglioramento della qualità del rapporto con gli iscritti, ovviamente, tutto ciò si materializza in numeri e statistiche che monitorano costantemente la lavorazione delle istruttorie previdenziali. Ma vediamo ora nello specifico il numero dei provvedimenti che la Giunta Esecutiva ha adottato nell’anno 2017, con particolare attenzione verso le prestazioni previdenziali.

Da un’analisi dei provvedimenti di cancellazione dalla Cassa, emerge subito il forte incremento dei Praticanti che si sono cancellati dalla Cassa, con un aumento rispetto al precedente anno. Stesso fenomeno si riscontra per gli Avvocati che hanno chiesto la cessazione dell’iscrizione dagli Albi forensi e, quindi, dalla Cassa. Costanti, invece, le richieste di cancellazioni in virtù della richiesta, ai rispettivi C.O.A., della sospensione volontaria ai sensi dell’art. 20, comma 2 della Legge n.247/2012 (circa 600 professionisti). Il trend delle iscrizioni alla Cassa subisce una leggera flessione rispetto al 2016, a conferma del calo del numero dei laureati in giurisprudenza. Infatti nel corso del corrente anno le iscrizioni sono state poco più di settemila, circa il 15% in meno rispetto al 2016. Medesimo fenomeno emerge per le iscrizioni alla Cassa dei giovani Praticanti: il numero dei Praticanti che hanno inoltrato la domanda di iscrizione facoltativa di iscrizione sono stati circa millequattrocento. Il costante numero dei provvedimenti adottati in materia di riscatto e ricongiunzione, ex Legge n. 45/90, circa 1.300 per i riscatti e circa 300 per le ricongiunzioni, evidenzia il gradimento da parte della categoria verso questi istituti che tendono ad aumentare l’anzianità contributiva al fine di migliorare o anticipare il proprio trattamento pensionistico Passiamo ora ad un excursus delle prestazioni erogate nell’anno 2017. Le pensioni dirette - vecchiaia, vecchiaia anticipata, contributiva, anzianità - deliberate nel corso dell’anno 2017 sono state n. 999 in leggera diminuzione rispetto ai provvedimenti adottati l’anno precedente (n.1.133).

L’importo medio delle pensioni di vecchiaia deliberate nel corso dell’anno 2017 è stato di circa € 2.850 mentre l’importo massimo di € 5.280. Per le pensioni di anzianità che, si ricorda, comportano la cessazione dell’attività lavorativa e quindi la cancellazione da tutti gli Albi forensi, gli importi sono stati rispettivamente pari ad € 2.806 (media) ed € 4.510 (max). Costante è invece l’andamento dei supplementi di pensioni richiesti. Il numero si mantiene sopra i 900 trattamenti deliberati. Le pensioni di invalidità e inabilità deliberate nel 2017 sono circa 500, cento in più rispetto al 2016. L’importo medio deliberato per le pensioni di inabilità è di poco superiore ad € 1.400 mentre l’importo massimo supera € 3.600 A tale proposito è opportuno evidenziare la cospicua attività avviata nel corso dell’anno, volta a verificare la permanenza dei requisiti sanitari per le pensioni di invalidità. Questa ha portato la Giunta ad emettere n 150 provvedimenti di revisione a fronte dei cento effettuati nell’anno 2016. Infine, per le pensioni ai superstiti - indirette e reversibilità - erogate a favore degli aventi diritto a seguito del decesso del professionista, i provvedimenti risultano costanti nel tempo, assestandosi in circa seicentocinquanta per ogni anno.

 

 

 


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