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L’assistenza di Cassa Forense si rinnova

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Valter Militi

Settembre è ormai inoltrato e le ferie estive sono terminate da un po’.

Circa 37 milioni di italiani sono riusciti ad andare in vacanza per almeno qualche giorno nell’estate 2023, il 7% in più rispetto allo scorso anno, nonostante i rincari scatenati dall’inflazione, l’aumento della benzina e la preoccupazione per le tensioni internazionali.

Le ferie però si sono accorciate, per la metà degli italiani la durata è stata inferiore alla settimana 1. Il dato rispecchia la situazione economica nazionale, che ha registrato una flessione nel secondo trimestre dell’anno pari allo 0,4% 2 .

L’avvocatura, lo abbiamo visto nel Rapporto Cassa Forense-Censis pubblicato nel mese di aprile, mostra segni di ripresa rispetto al passato, con i redditi in crescita rispetto allo scorso anno ma soffre per le criticità endemiche soprattutto nel settore dei liberi professionisti.

Cassa Forense, per accrescere il sostegno e le misure di welfare a favore degli avvocati, ha varato il nuovo Regolamento dell’Assistenza, elaborato grazie al lavoro di approfondimento svolto dalla Commissione Riforma Assistenza dell’Ente.

La fase di approvazione Ministeriale si è appena conclusa positivamente e, ultimate le formalità di pubblicazione entrerà in vigore l’1/1/2024.

Le novità introdotte sono finalizzate a superare le criticità emerse in sede di applicazione dell’attuale sistema assistenziale, tra le quali, ad esempio, l’avvertita necessità di equiparare le unioni civili al coniuge ed il convivente di fatto di cui all’art. 1 L. n. 76/2016 al convivente more uxorio risultante dallo stato di famiglia.

Si è inteso eliminare, in tal modo, ogni possibile discriminazione e differenziazione.

In ragione dei recenti drammatici eventi è stata data una più corretta definizione alla struttura delle misure attuabili in caso di “eventi calamitosi”, mediante l’introduzione di una diversa disciplina che prevede l’erogazione di un contributo economico a titolo di ristoro del danno incidente sull’attività professionale e non più solo del danno arrecati agli immobili e ai beni strumentali, normalmente assistito da interventi statali.

Sono state introdotte maggiori tutele per i soggetti fragili e le precedenti disposizioni che prevedevano – tra le prestazioni a sostegno della famiglia – particolari prestazioni per l’assistenza a familiari non autosufficienti, portatori di handicap o malattie invalidanti, sono state sostituite da una previsione regolamentare ampliativa, riferita a familiari “non autosufficienti con gravi disabilità”.

In un’ottica di sistema, anche le procedure per l’accesso alle varie forme di assistenza sono state rese più duttili e snelle.

Alcuni interventi sono stati rimodulati, per renderli maggiormente idonei a sostenere le fasce più deboli, nonché per favorire il processo di rinnovamento, modernizzazione e digitalizzazione della professione forense.

Il nostro impegno è costantemente orientato ad individuare percorsi che possano al meglio strutturare misure di sostegno alla professione, anche mediante tutele riconducibili alla famiglia e alla salute, senza trascurare i continui cambiamenti, pur nel rispetto delle regole che impongono al nostro ente di garantire la stabilità e la sostenibilità del sistema previdenziale e di welfare.

La mission è quella di dare assistenza agli iscritti secondo criteri di corretta gestione delle risorse disponibili, confidando soprattutto su una linea di leale sinergia tra iscritti e Cassa Forense.

Il nuovo Regolamento ha previsto, tra i principi generali, la regolarità dichiarativa e quella contributiva per l’accesso alle prestazioni assistenziali, sia pure con alcune eccezioni che, alla stregua dei principi solidaristici posti a base del nostro sistema, devono tutelare tutti gli iscritti, come nel caso delle coperture sanitarie e assicurative a carico della Cassa e dei contributi straordinari di nuova previsione, riconosciuti in situazioni di particolare gravità, per le quali sarà richiesta la sola regolarità dichiarativa.

Le procedure sono state semplificate nell’ambito di un sistema dinamico che prevede alcune prestazioni stabili ed altre flessibili: le prime, individuate in modo specifico per le finalità cui sono connesse, assicurano con regolarità annuale l’assistenza c.d. passiva; le seconde, erogate tramite bandi, potranno prevedere alcune misure consolidate nel tempo, perché particolarmente gradite agli iscritti, ed altre innovative, sulla base delle esigenze che emergono, soprattutto nell’ambito della famiglia e della professione.

Il nuovo Regolamento dell’Assistenza, la riforma previdenziale in corso e altre iniziative delle quali vi parlerò nei prossimi numeri di questa rivista, rappresentano gli sforzi che quotidianamente prova a compiere Cassa Forense, costantemente al lavoro per poter essere non soltanto un ente erogatore di prestazioni, ma punto di riferimento per gli avvocati.

Buona lettura!


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