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Continua il trend di crescita positivo del patrimonio di Cassa Forense, che conferma la tenuta del sistema previdenziale forense.
Per quanto riguarda le dinamiche della gestione istituzionale, dai dati dell’ultimo bilancio tecnico attuariale (al 31.12.2014) risulta che il saldo previdenziale - ossia la differenza tra contributi incassati e pensioni erogate nello stesso anno - attualmente in crescita, ancora per alcuni anni consentirà di erogare le prestazioni contando unicamente sui contributi versati dagli avvocati in attività. Tendenzialmente questo non sarà possibile per sempre.
Tra circa trent’anni, secondo le risultanze dell’ultimo bilancio tecnico disponibile, la copertura finanziaria necessaria per l’erogazione delle pensioni degli avvocati dovrà essere garantita dal rendimento del patrimonio investito. Ecco spiegata l’importanza dell’accumulo patrimoniale
Nella gestione del patrimonio Cassa Forense opera con criteri rigorosamente prudenziali, coerentemente con la propria natura di ente previdenziale, che deve mantenere l’equilibrio di lungo periodo, con la finalità di garantire le prestazioni in favore degli avvocati. Le politiche di investimento dell’Ente sono sempre oculate, orientate alla riduzione del rischio, alla diversificazione e alla redditività.
Nell’ambito della sua funzione istituzionale, la Cassa si impegna a dare un sostegno diretto all’avvocatura italiana, attraverso le nuove misure di welfare integrato a favore degli iscritti e dei loro familiari previste dal Regolamento per l’erogazione dell’assistenza. Nella gestione del patrimonio, Cassa Forense persegue anche strategie di sostegno dell’economia e della produttività del sistema Paese, mediante investimenti nell’economia reale italiana. È importante valorizzare l’attività delle piccole e medie imprese e stimolare la crescita economica del territorio, al fine di contribuire allo sviluppo economico e alla creazione, quindi, di nuove opportunità di lavoro per gli avvocati italiani.
Circa il 60% della componente Private Equity del patrimonio dell’Ente è allocato in fondi che investono in aziende italiane: in particolare Cassa Forense è entrata nel fondo di Venture Capital promosso da Fondo Italiano d’investimento (Cassa Depositi e Prestiti), ha investito nel fondo PAI, Parchi Agroalimentari Italiani da cui nasce la più importante, anzi l’unica grande realtà agroalimentare italiana FICO per la valorizzazione delle eccellenze gastronomiche “made in Italy”.
Cassa Forense è stato il primo investitore istituzionale previdenziale ad investire nei fondi di Mini Bond Italiano. Inoltre contribuisce alla realizzazione di importanti opere infrastrutturali con investimenti in Italia nei fondi F2i e in CDP Reti S.p.A.. Se nel bilancio tecnico, in osservanza delle indicazioni ministeriali, viene utilizzato un rendimento reale annuo pari all’1%, in realtà in questi ultimi anni il rendimento reale non è mai sceso al di sotto il 2,5%.
Ciò grazie a un impegno continuo per garantire agli iscritti sicurezza e stabilità e rafforzare l’immagine di un’Avvocatura protagonista nella società italiana, immagine connaturale all’Avvocatura stessa, che mai come in questo momento sente la necessità di definire il suo ruolo nel tessuto sociale del Paese.
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